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CNDCEC approvato il nuovo regolamento, sanzioni per chi viola le norme

CNDCEC approvato il nuovo regolamento, sanzioni per chi viola le norme

2024-05-01 10:40

EQUO COMPENSO: il CNDCEC approva il nuovo regolamento sulle sanzioni, in vigore dal 18 Aprile 2024.
Sanzioni per chi viola le norme sull'equo compenso.

Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha approvato il nuovo Codice delle sanzioni in vigore da oggi 18 aprile. E' bene specificare che il precedente regolamento è datato 2016.
Ricordiamo che dal 1 aprile è entrato in vigore anche il nuovo Codice deontologico, le cui novità sono state declinate anche in termini di sanzioni.


SANZIONI PER CHI VIOLA LE NORME

Tra le principali novità del nuovo regolamento sanzionatorio dei commercialisti sono da segnalare le sanzioni relative alle violazioni delle norme sull’equo compenso.
In proposito, il comunicato datato 17 aprile del CNDCEC specifica che per le seguenti possibili violazioni è prevista la censura:

  • se il professionista conviene con il cliente un compenso iniquo;
  • se predispone un accordo senza informare il cliente dell’obbligo di rispettare le disposizioni in materia.

Vediamo sinteticamente le sanzioni come evidenziate dallo stesso CNDCEC:

  • nel caso di esercizio della professione in situazioni di incompatibilità è prevista la sospensione fino ad un anno;
  • sull'obbligo di assicurazione è prevista una sospensione fino a 6 mesi per chi non stipula una polizza;
  • sulla mancata comunicazione al cliente degli estremi della polizza sottoscritta si prevede la sanzione della censura;
  • nel caso di più violazioni deontologiche contemporanee o derivanti dal medesimo fatto si prevede l’applicazione della sanzione prevista per la violazione più grave;
  • nel caso in cui, nei rapporti con i clienti, il professionista chieda o riceva da colleghi provigioni o vantaggi per la presentazione di un cliente o per la proposta di incarichi, si applica la sospensione fino a tre mesi;
  • chi suggerisce comportamenti fraudolenti è punito con la sospensione fino a un anno;
  • per tutte le violazioni in materia di pubblicità e utilizzo improprio dei titoli professionali si applica la sanzione della censura.